Condanna esemplare per l’assassino. Soddisfazione per le 4 associazioni animaliste che si sono costituite congiuntamente parte civile per difendere nelle aule del Tribunale i diritti degli animali. Dopo circa tre anni è stato condannato dal Tribunale di Catania, Giudice dott. Davide Tedeschi, alla pena di sei mesi di reclusione l’autore del deprecabile gesto che ha […]
ULTIM’ORA, GIUDIZIARIA: ARRESTATO MARCO BENANTI!
Pubblicato il 01 Aprile 2015
di iena giudiziaria
(TUTTI I PARTICOLARI E TUTTE LE CARTE)
Colto in fragranza di “coito ergo sum”(con l’aggravante di concorso esterno in lombardismo) insieme alla figlia “segreta” di un Piemme – un pubblico ministero – che già da tempo era in pista, sulla pista di certe “squillo”, che fanno il mestiere con la Catania bene. Che lavora e che produce. Pene, pardon bene.
Certo, deve essere stato un brutto colpo trovare la propria figlia… al “galoppo” di un elefante e/o orso, cioè del direttore di Ienesicule.it
Altro che pesce d’aprile… aprile le cosce, si direbbe in ara-mai-co.
Bella e/o timorata di Dio, la figlia del signor Piemme, il cui collega Giudice intanto ha disposto l’isolamento più che del peccatore che del reo, in una cella frigorifero: “tenetelo lontano dalle cucine, è pericoloso”, recita l’ordine del magistrato.
Secondo fonti molto vicine al Piemme, ciò che ha fatto male ad Ella non è stato aver trovato la figlia a svolgere “esercizi di piacere” quanto il fatto che a letto stesse proprio con Benanti… “fosse stato quel giornalista a cui do le notizie non ci sarebbero stati problemi.”
Tra arte catafratta e divano sibaritico il “dipreismo” (cfr. facebook) – roba da smanettoni – sbarca sulla città etnea.
Secondo la consueta fuga di notizie sono – e mai sarebbero – undici le persone coinvolte a titolo vario ed eventuale.
Tra sesso, droga e rock and roll… si attendono i nomi. Domani – ne siamo certi – i nomi saranno dati “ad cazzum” sulla gazzetta degli intoccabili…. Del resto si sa che “certa stampa” entra dalle porte girevoli.
La Procura non aspettava altro per mettere le mani – o meglio le manette – al peggiore, così è noto Benanti nell’ego-sistema giornalistico.
Le sue prese di posizione troppo garantiste e a dir poco irrispettose verso l’ “Ordine” avevano già – e di molto – fatto incazzare togati e avvocati.
Ecco le reazioni a caldo, a freddo e in umido… persino in padella:
“Chi se ne frega”, la stampa catanese;
“Si violano i diritti animali”, il W.W.F.;
“Non disperdere il seme”, il cappellano;
“Mi raccomando, dimagisci”, una sua ex zita dell’asilo;
Insomma se ne va in sordina Marco Benanti… e sti cazzi?
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