Un piano per Catania da Francesco Sorbello


Pubblicato il 31 Dicembre 2020

Dobbiamo pensare al 2021  come all’anno post covid nel quale pianificare azioni strutturali che cambino la fisionomia del capoluogo etneo e con esso della nostra provincia. Catania deve essere una locomotiva per l’intera area metropolitana, mentre in provincia non mancano potenzialità, Acireale in primis. Premesso che Il confronto sistematico con il mondo delle imprese e del sindacato  dovrà costituire un metodo scientifico di lavoro, l’obiettivo deve essere non solo recuperare quanto è stato perso nell’anno funesto appena trascorso  ma sopratutto stimolare un rilancio duraturo, in una visione complessiva di area metropolitana in modo che nessuna area della provincia resti indietro. Ecco perché occorre confronto e condivisione di obiettivi e scelte con il territorio ed i suoi Comuni e darsi un metodo di lavoro.
In tale.ottica una prima ed improcastinabile  iniziativa da pianificare è la creazione di un Ente Fieristico permanente. Il mondo delle fiere professionali, vetrina anche per le nostre imprese, assente in Sicilia,  rappresenta uno strumento straordinario per mettere in moto economia e lavoro;  basti pensare che un evento da 3/4 giorni impiega forze lavoro per circa 12 giorni con il coinvolgimento di manovalanza,  artigiani, fornitori di merci e servizi, per non dire dell’organizzazione che ci sta a monte.  E poi gli scambi commerciali e le sinergie che si sviluppano. Non dimentichiamo che siamo al centro del mediterraneo.  Inoltre la rete commerciale e del turismo, con ristoranti e attività ricettive,  se ne avvantaggia enormemente. Credo che questo possa essere uno dei primi obiettivi su cui spendere le nostre energie. Il Sindaco dell’area metropolitana dott. Pogliese deve rappresentare il fulcro di questa iniziativa, coinvolgendo le altre Istituzioni pubbliche e il mondo dell’associazionismo.

La questione del porto deve trovare una svolta: oggi regna il disordine per la commistione di funzioni. In tal senso bisognerà intervenire recuperando il tempo perduto, mentre bisognerà capire cosa fare per metrre a regime l’interporto, guardando, ad esempio,  all’esperienza di Bologna.
Per quanto attiene il nostro capoluogo, scongiurata una crisi istituzionale con il provvidenziale reintegro del Sindaco, occorre imprimere una accelerazione sull’adozione PRG. In questo ambito si devono individuare per le c.d “aree risorsa” funzioni strategiche per lo sviluppo e la modernizzazione della Città, non trascurando la questione ambientale e di accessibilità alla Città.
Il Sindaco  Pogliese ha capacità personali e forza politica per fare tutto ciò e determinare una inversione di tendenza. 
Francesco Sorbello
sindacalista ed esperto legislazione commercio.


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