…un salto nell’aldilà

di Comandante Diavolo

Amici, rieccomi. Vi debbo dire che non mi sono assentato per mia volontà, ma sono stato richiamato ai miei doveri diavolini dal principale. E’ stata, però, una bella rimpatriata: ho rivisto dei vecchi compagni di bagordi, da Minosse, sempre intento a ricamare cerchi con la coda, a Caronte, in mezzo alla palude Stigia che remava come un forsennato…M’è venuto in testa di cercare, dato che c’ero, il vate Tiresia, per capirgli una qualche informazione sul futuro, sulla prossima “scadenza” di Stancanelli e sulla mia elezione a Sindaco. Per tutti i diavoli, il vate non c’era. Vidi, però, volteggiare tra le nebbie un’anima inquieta che ben presto mi s’appressò e disse:”Oh tu diavolo mio belloche vieni dalla città del Mongibello,com’è che in questa pacchianon riconosci in me Pippo Pernacchia?””Mai coverto…”risposi”Già, son io, mio cornutello,Che mi levo ‘sto mantelloE ti dico che per l’ultima pernacchiaIl vecchio vate s’è dato a pronta macchia.E so rimasto io co sta trombettaPer raccontarti tutta l’operetta.Scrivendo ‘na bella pergamenauna controparte, poco amena,chi c’è sloggiare vuole dal Palazzo,ma non combinerà proprio un bel cazzo.”E qui, sorpresa! Pippo scende nei dettagli, ma in latino…e sempre spernacchiando.“Nemo de improbitate sua consequitur actionem!”…dixitE rivolto a me”E a te che candidato sei‘sta riga ridarei””Non debes ex aliena iactura lucrum facere”Cari miei eccovi l’oracolo!Chi c’è, resta al suo posto e per indossare la “candida”dovremo…aspettare.

Comandante Diavolo