Un uomo solo al comando


Pubblicato il 03 Maggio 2021

di Carlo Majorana Gravina

Anni fa, c’era la prima repubblica, Ciriaco De Mita si accingeva a conquistare la segreteria nazionale del suo partito con una maggioranza bulgara. Da fine politico, capì che quello che poteva venire considerato uno straordinario successo sarebbe stato una trappola mortale, poiché conosceva bene tassello per tassello, persona per persona, i sodali della balena bianca. Fu così che negli ultimi giorni di quel congresso si impegnò a perdere pezzi di consenso per avere le mani libere e guidare il partito secondo il suo sentire e vedere.

L’attuale presidente del consiglio dei ministri italiano, e l’attuale governo italiano, confrontati con la finezza e intelligenza politica di De Mita, fanno vedere chiaramente quanto sia stata grossolana e maldestra l’operazione che ha messo Mario Draghi primus inter pares, tra una pletora di ministri. A Roma si dice ‘na pecionata.

Dipinto come l’uomo del destino, il primo della classe, il novello Atlante che regge sulle spalle il mondo, Draghi si è prestato (chi glielo ha fatto fare almeno? se non si vuol dare credito alle malelingue) a pilotare un’operazione fallita già in partenza: con 63 tra ministri, viceministri e sottosegretari espressi da una maggioranza tutt’altro che coesa mette a nudo un disegno perfido da molti attribuito al Presidente della Repubblica. Tutto purché resti sospesa la democrazia in Italia.

È evidente che Draghi vuole e deve fare da solo, perché gli è stato chiesto e lui ha accettato, condividendo il disegno criminale di dare in pasto all’opinione pubblica una parodia di democrazia mentre il lavoro serio va svolto nelle stanze segrete, lontano da occhi indiscreti: bella democrazia!

A tre mesi circa dal giuramento del governo Draghi nulla fuga il nostro sospetto. Bisogna andare ad elezioni al più presto ad ogni costo: lo vuole la Costituzione, l’Italia, la società, il buonsenso.

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

4 min

La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]

1 min

La consigliera comunale Simona Latino aderisce al Mpa. Catanese, docente specializzata nelle attività didattiche di sostegno è il Presidente della IX Commissione Consiliare Permanente con deleghe al Personale, Formazione ed Innovazione, Servizi Informatici e Digitali, Smart City. L’interazione tra le realtà della sua professione legate al mondo della scuola, delle nuove generazioni, dell’inclusione e del […]

2 min

La formazione giallorossoblu cede, sul campo dell’Asd Nebros, nella terza giornata del girone di ritorno del campionato di Eccellenza Girone B per 3-2 ASD NEBROS                                         3 IMESI ATLETICO CATANIA 1994     2 Nebros: Cappa, Noto, Zingales (70’ Spanò), Petrullo, Sciotto, Saccà, Scolaro, Mattia Trovato (88’ Giaimo), Traviglia, De Gaetano (86’ Panzarella), Di Vita (76’ La Place). A […]

2 min

IL NUOVO SPETTACOLO DI FABBRICATEATRO Un grande classico della letteratura veristaLo spettacolo andrà in scena il 24, 25, 26, 31 gennaio e 1, 2 febbraio 2025 presso il Centro Teatrale Fabbricateatro Via Caronda 82, 84 Si tratta di una libera versione del romanzo “I Malavoglia”, il più conosciuto tra gli scritti di Giovanni Verga pubblicato […]