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Una nuova revisione suggerisce che l’uso di sigarette elettroniche non solleva preoccupazioni significative per la salute
Pubblicato il 13 Agosto 2019
La mancanza di comunicazioni chiare sulle sigarette elettroniche potrebbe portare a più morti per maggior fumo di sigarette convenzionali
Link: https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/17476348.2019.1649146
12 agosto 2019 (Catania, Italia – I fumatori devono aver fiducia che svapare con le sigarette
elettroniche è meno dannoso per I polmoni del fumare sigarette convenzionale secondo una nuova
revisione della scienza attinente. Un nuovo articolo pubblicato sulla rivista, Expert Review of
Respiratory Medicine (Revisione di esperti della medicina respiratoria), afferma che ci sono
prove crescenti che mostrano che le emissioni di aerosol delle sigarette elettroniche sono
relativamente sicure rispetto al fumo di tabacco.
Condotto dal prof. Riccardo Polosa, direttore del CoEHAR, il Center of Excellence for the
Acceleration of Harm Reduction (Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo)
dell’Università degli Studi di Catania, The effect of e-cigarette aerosol emissions on
respiratory health: a narrative review (L’effetto delle emissioni di aerosol delle sigarette
elettroniche sulla salute respiratoria: una revisione dei fatti) fornisce una valutazione critica
della ricerca pubblicata sugli effetti delle sigarette elettroniche sul sistema respiratorio.
“Per i fumatori che vogliono fare qualcosa per la loro salute, la nostra revisione mostra che
passare alla sigaretta elettronica è un’opzione molto buona se non vogliono o non possono
smettere completamente di fumare. Nessuno può provare che le sigarette elettroniche siano sicure
al 100%, ma tutta la scienza mostra che questi strumenti sono molto più sicuri del fumo,” ha
affermato il prof. Polosa.
E ha aggiunto anche: “Concordiamo con il Public Health England e il Royal College of Physicians
of London che sia ragionevole procedere sulla base che le sigarette elettroniche siano almeno il
95% meno rischiose del fumo”.
I risultati indicano che la mancanza di un resoconto chiaro e accurato degli studi sperimentali ha condotto ad affermazioni confuse sui rischi delle sigarette elettroniche per la salute respiratoria.
“I milioni di morti risultanti dal fumo delle sigarette mostrano una strage continua, immediata e
prevenibile di cui si deve tener conto completamente in un’analisi razionale dei rischi-benefici” ha
spiegato lo scienziato catanese.
“A nostro parere ci sono prove raccolte crescenti che suggeriscono che sostituire le sigarette con le
sigarette elettroniche è un metodo efficace per contenere l’uso di sigarette a base di tabacco.
Sfortunatamente, la comprensione dei consumatori dei rischi relativi è falsata e, negli ultimi anni,
meno fumatori adulti hanno percepito le sigarette elettroniche come meno dannose delle sigarette
convenzionali. Queste percezioni sbagliate hanno conseguenze reali e richiedono correzioni”.
L’articolo scritto da Polosa e il suo gruppo di ricerca è il primo tentativo di correggere la
maggior parte di queste percezioni sbagliate e di fornire una fonte autorevole quando si
comunica al pubblico come migliorare la salute personale e pubblica dei fumatori. Gli ex fumatori
che usano attualmente le sigarette elettroniche e i fumatori che intendono usare le sigarette
elettroniche al posto del fumo hanno il diritto di conoscere le informazioni reali sui rischi e benefici
potenziali di questi prodotti. Il miglioramento della comunicazione dei rischi legati al fumo può
promuovere più cambiamenti positivi tra i fumatori che non vogliono smettere o non possono
smettere ed eventualmente può ridurre o prevenire alcune delle morti per malattie respiratorie
causate dal fumare di tabacco.
Gli autori della revisione hanno scoperto anche che i fumatori che hanno sostituito le bionde con le
sigarette elettroniche hanno riscontrato miglioramenti nei sintomi da fumo (tosse, catarro) e hanno
manifestato livelli più bassi di monossido di carbonio emesso. Questi risultati sono stati ancora più
benefici per i fumatori che sono passati definitivamente alle sigarette elettroniche.
Per i fumatori con malattie quali l’asma e la malattia polmonare ostruttiva cronica (COPD),
l’uso delle elettroniche ha un effetto benefico sui sintomi, sebbene i dati aggiuntivi siano
necessari per determinare l’effetto completo che le sigarette elettroniche possono avere sulla funzionalità polmonare.
Il prof. Donald Tashkin, pneumologo e professore presso la David Geffen School of Medicine alla
University of California, spiega: “Produrre risultati accurati per determinare i rischi e i benefici
dell’uso delle sigarette elettroniche richiede un miglioramento sostanziale dei piani di ricerca
attuali. Ovviamente, solo gli eventuali studi ampi e a lungo termine degli svapatori che non hanno
mai fumato possono fornire i dati definitivi per mostrare qualsiasi impatto potenziale che l’uso di
prodotti da svapare può avere sulla salute a lungo termine”.
Il prof. Polosa ha così concluso: “Non basta sfiduciare la ricerca non istruttiva o anche fuorviante
dovuta a problemi con la metodologia e l’interpretazione di questi studi. È urgente affrontare gli
errori comuni e sviluppare raccomandazioni metodologiche robuste e realistiche in modo da
valutare adeguatamente l’impatto dell’uso di sigarette elettroniche sulla salute umana in
condizioni d’uso normali. L’adozione di metodi standardizzati può rendere possibile una migliore
scienza per la riduzione del danno da tabacco”.
Note agli editori
Biografie degli autori
Riccardo Polosa, professore in Medicina, PhD, è Professore ordinario di Medicina Interna presso
l’Università di Catania (Italia) e Direttore del Centro di Ricerca per la Riduzione del danno da fumo
(Center of Excellence for the Acceleration of Harm Reduction, CoEHAR) all’interno della stessa
Università. Egli è coordinatore del Gruppo di lavoro europeo sui “Requisiti e metodi sperimentali
per le emissioni delle sigarette elettroniche” all’interno del Comitato Europeo per la
Standardizzazione (CEN/TC 437). Il prof. Polosa è anche Coordinatore del “Comitato Scientifico
per la ricerca sulle sigarette elettroniche” promosso dalla Lega Italiana Anti Fumo (LIAF).
Renée O’Leary, PhD, è una consulente di revisione della letteratura (21st Century Literature
Reviews) e ricercatrice sul controllo del tabacco, e un associato di ricerca con l’Istituto canadese per
la ricerca dell’uso di sostanze (Canadian Institute for Substance Use Research) (Victoria, Canada).
La dottoressa è l’autrice della relazione sulle prove, Clearing the Air: A systematic review on the
harms and benefits of e-cigarettes and vapour devices (2017) [Purificare l’aria: una revisione
sistematica sui danni e i benefici delle sigarette elettroniche e dei dispositivi per svapare (2017)], e
un articolo sulla politica delle sigarette elettroniche, Claims in vapour device (e-cigarette)
regulation: Un analisi del quadro normativo dei fatti.
Donald Tashkin, Dottore in medicina, è uno pneumologo a Los Angeles, California e Professore di
Medicina presso la David Geffen School of Medicine (Scuola di Medicina David Geffen) presso la
University of California (Università della California, Los Angele). Negli ultimi due decenni è stato
la voce principale nella valutazione clinica dell’effetto della marijuana sulla salute polmonare degli
utilizzatori e ha condotto i lavori per comprendere gli effetti della marijuana e le associazioni ad
altre condizioni polmonari tra cui la malattia polmonare ostruttiva cronica.
Rosalia Emma, Laureata in Scienze Biologiche, PhD, è una ricercatrice presso l’Università degli
Studi di Catania. Attualmente sta conducendo uno studio che interessa la valutazione tossicologica
dei liquidi delle sigarette elettroniche presso il Dipartimento delle Scienze Biomediche e
Biotecnologiche della stessa Università.
Massimo Caruso, Laureato in Scienze Biologiche, PhD, è ricercatore e professore a contratto di
Immunopatologia presso l’Università di Catania con competenza in aspetti biologici dell’asma e di
altre malattie respiratorie. Egli sta conducendo uno studio per verificare la qualità della metodologia
usata nelle molte valutazioni tossicologiche condotte sulle sigarette elettroniche dall’industria del
tabacco.
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