Unimpresa – Assoesercenti: i commercianti del settore moda stanno soffocando, abbigliamento e calzature devono essere inseriti tra i beni di prima necessità. Chiediamo incontro urgente al presidente Musumeci


Pubblicato il 16 Gennaio 2021

«Nutriamo forti perplessità sull’ultimo DPCM di Conte e ancor di più sulla stretta ulteriore inserita nell’ordinanza regionale firmata dal presidente siciliano Nello Musumeci». Sono le parole del presidente Unimpresa – Assoesercenti Sicilia, dott. Salvo Politino, a commento delle recenti disposizioni del governo. Il decreto del consiglio dei Ministri, ripreso dalle disposizioni regionali, secondo l’associazione di categoria, penalizza fortemente gli esercenti dei settori abbigliamento e calzature, le cui attività non vengono inserite nell’elenco degli esercizi che possono restare aperti e che trattano beni di prima necessità.

«Anche noi vendiamo merce indispensabile perché c’é freddo e le scarpe si usurano, se non è necessità questa! -. Sbottano Salvatore Adolfo e Salvo Crispi, esercenti del settore moda Unimpresa – Assoesercenti».

È appena cominciata la stagione dei saldi invernali e già le attività commerciali sono costrette ad abbassare le saracinesche nonostante, dal primo giorno di allarme pandemia, si sono adeguate alle disposizioni vigenti, posizionando disinfettanti all’interno dei negozi e consentendo l’ingresso ad un numero limitato di utenti, mentre al supermercato, ad esempio, si sosta per diverso tempo e senza restrizioni sugli avventori. Inoltre gli esercenti hanno investito denaro per acquistare merce per la prossima stagione, denaro che avrebbero dovuto recuperare dalle vendite attuali. A questo punto i commercianti del settore moda chiedono fortemente un aiuto, se proprio devono attenersi a queste regole, come indennizzi che possano coprire la perdita economica di ogni giorno di chiusura. Oppure si considerino abbigliamento e calzature, non solo quelli per bambini dunque, come beni di prima necessità, visto che il consumatore può trovare approvvigionamento in un qualsiasi supermercato, togliendo così clientela al negozio specializzato.

«Vogliamo essere ascoltati dal presidente della Regione come associazione di categoria – chiede Politino – perché il comparto sta soffocando mentre i debiti dei commercianti si accumulano giorno dopo giorno».

 

 

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

1 min

Domenica 2 febbraio alle ore 19,30 nel salone Bellini di palazzo degli elefanti, alla presenza di autorità civili, religiose e militari si terrà la 28^ cerimonia di conferimento della Candelora d’oro 2025, assegnata quest’anno all’attore Tuccio Musumeci, decano degli artisti teatrali siciliani simbolo della catanesità. “La Città di Catania -ha detto il sindaco Enrico Trantino […]

1 min

 Il segretario provinciale Avv. Piero Lipera, d’intesa con il segretario nazionale, Totò Cuffaro, su proposta del coordinatore di collegio, Nicola Gangemi, ha nominato Paola Emanuele quale commissario cittadino della Democrazia Cristiana della città di Riposto.Paola Emanuele, classe ‘76, avvocato specializzato in materia civilistica, già consigliere e assessore comunale, da sempre attenta alle esigenze del territorio della cittadinanza, ha così dichiarato: “Decisi di aderire alla DC […]

2 min

“La Cgil di Catania continuerà a lavorare attivamente affinché i cittadini votino “sì” ai cinque quesiti abrogativi del referendum che si voteranno tra pochi mesi”. Lo dice il segretario generale della Camera del lavoro, Carmelo De Caudo, all’indomani della decisione della Consulta per quel che riguarda i quesiti sui temi del lavoro e della cittadinanza.“Il […]

4 min

La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]