Questo è un post sulla sua bacheca facebook, che riassume il senso di una storia:
“Dalle intercettazioni dell’ordinanza catanese sull’Università bandita, per i docenti che contano e che decidono il bello e il cattivo tempo, presentarsi a un concorso contando solo sulla forza del proprio curriculum era ritenuta «una follia». Anzi, Filippo Drago, il direttore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’università di Catania, va oltre, riferendosi ad una candidata ad un concorso che non voleva ritirare la sua candidatura: «Il problema è questo… Nella follia di questa persona… Che non so se è follia o stupidaggine o stupidità assoluta».
Ebbene, è quello che feci, 8 anni fa, a quel noto concorso: partecipai contando sulla forza dei miei titoli e delle mie pubblicazioni senza chiedere il permesso a nessuno. E già quello fu considerato un gesto folle, figuriamoci dopo l’accesso agli atti, il ricorso e la denuncia.
So per certo che in molti, a partire dall’ex rettore Pignataro, mi hanno definito in privato un matto.
Ebbene, meglio matto che complice e connivente di certa gente che ha rovinato così l’immagine di una istituzione universitaria.
https://catania.meridionews.it/…/unict-la-candidata-testar…/ “
Il prof. Giambattista Scirè continua a lottare,
qui la sua storia e l’epilogo
Nel giorno delle dimissioni del “Magnifico” rettore Francesco Basile, vogliamo ricordarlo.
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