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Università e Politica: e il già segretario del Pd di Catania si laureò! Ma c’è un retroscena: in esclusiva per ienesicule la relazione introduttiva di Luca Spataro alla commissione. Che non ha resistito!
Pubblicato il 30 Marzo 2015
Un testo che ha lasciato…il segno!
di iena senza scuole
Era tutto pronto alla facoltà di Lettere per l’esame di laurea -in lettere indirizzo storico- di Luca Spataro, a lungo segretario provinciale del Pd di Catania, successivamente finito alla segreteria del ministro di giustizia. Chi è? Non importa, tanto c’è Renzi.
Ma andiamo al sodo, perchè come dicono i francesi “sono i maccheroni che riempiono la pancia”: bene, proprio quando Spataro stava per comiciare ad illustrare la sua tesi sul “catasto nel ‘700”, c’è stato un “colpo di scena”.
Il testo è cambiato! E Spataro ha cominciato a declamare quanto segue: “nella veste di segretario di questo partito, che si propone di coniugare le istanze plurali e diffuse, diverse e unite di un paese animato da una voglia di sentirsi partecipe di un progetto condiviso di rinascita democratica all’insegna dell’impegno unito e partecipato di persone, uomini, donne, giovani, vecchi, che si ritrovano insieme in percorsi politici di unità partecipata e di progettualità diffusa, mi corre l’obbligo di unire in una sola espressione generale di spinta verso un soggetto politico, che pur nella diversità delle posizioni e nella comunanza di culture condivise, cerca vie originali di unità progettuale e democratica….”
Sembra proprio che a questo, dalla commissione d’esame sia arrivato una frase del tipo: “ci arrendiamo, va bene”.
Poi, la tesi. Un successone: 110 e lode! Auguri dottore. La commissione è salvata, la laurea arrivata.
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