USB:”Difendere e rilanciare la Sanità pubblica”, partecipato presidio a Palermo


Pubblicato il 30 Maggio 2020

“Ieri partecipato  presidio a Palermo  dell’USB Sicilia, presso  l’Assessorato regionale alla Sanità, nell’ambito della

mobilitazione nazionale della stessa organizzazione sindacale “contro il mancato rilancio della Sanità Pubblica, di cui il Decreto “Rilancio” ne è fedele testimone”.

Alla protesta di Palermo hanno  partecipato anche lavoratrici e lavoratori dell’USB Lavoro Privato, dipendenti della Dussmann Service,  addetti alla sanificazione degli ospedali Villa Sofia e Cervello di Palermo, in lotta per la internalizzazione negli ospedali.

Una delegazione del presidio, composta dai sindacalisti Sandro Cardinale, Dafne Anastasi,  Rosi Lisitano e Gianluigi Di Blasio, è stata ricevuta dal dott. Beningheli,

Capo di Gabinetto dell’assessorato, e dal dott. Noto, Responsabile Relazioni sindacali a cui,  evidenziando il devastante del “modello Lombardia”, è stata  presentata la piattaforma nazionale dell’USB sulla sanità pubblica e sono state inoltrate una serie di  richieste : l’  estensione  bonus a reparti in supporto Covid (radiologia, terapia intensiva neonatale),la tutela e dell’incremento dei servizi sanitari territoriali, la richiesta dell’apertura di un presidio ospedaliero a Lampedusa. Inoltre, la richiesta per la internalizzazione servizi dentro gli ospedali e  l’ impegno della Regione siciliana per all’avvio delle procedure di mobilità per permettere assunzioni nel settore sanitario e per l’apertura sulle stabilizzazioni. Per i test sierologici, l’USB ha chiesto estensione a categorie non contemplate nell’ultima ordinanza della Regione siciliana (lavoro pubblico e lavoratori addetti a sanificazione e pulizia). La delegazione sindacale ha, inoltre,

manifestato i fortissimi rischi da tecno stress legati al lavoro agile, cavallo di battaglia della PA adottato in fase emergenziale, ma per il quale urgono correttivi non rinviabili e sensibilizzazione delle autorità competenti.

“L’incontro – stando al successivo “report” di Sandro Cardinale al presidio – è stato costruttivo, anche perché tutte le osservazioni e le richieste di USB sono state supportate da considerazioni e da dati oggettivi”.”

 


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