Un imprenditore denuncia, condannato, in primo grado, un direttore di banca. “Nessuna ritorsione negli ultimi dieci anni a chi non ha subito in silenzio”-dichiara Risicato (nella foto), incoraggiando alla battaglia contro i “cravattari”. Ecco il comunicato della Confcommercio.
a cura di iena antiusura
“L’usura è un reato in costante aumento collegato direttamente alla recessione economica ed alla stretta creditizia operata dal sistema bancario nei confronti delle imprese, in special modo nel sud Italia. L’usuraio è quasi sempre collegato alla criminalità organizzata che molto spesso rileva le aziende che non sono in grado di pagare le somme pattuite, inquinando il tessuto economico legale.
Chi entra nel tunnel dell’usura ha una sola possibilità: ravvedersi con la denuncia ed usufruire dei benefici delle leggi 44/99 e 108/96 le cui somme, se disposte, consentono all’imprenditore di riprendere l’attività.
Alla denuncia è arrivato un imprenditore della zona jonica, Santo Conti, il quale, portato all’usura dal direttore di una primaria banca, ha denunciato i fatti alla Guardia di Finanza consentendo l’arresto di Giuseppe Miduri che aveva personalmente prestato all’imprenditore 60.000 € a tassi usurai del 10% mensili. Il bancario è stato arrestato nel 2010 in flagranza di reato mentre riscuoteva una rata.
Santo Conti, imprenditore del settore fotovoltaico, assistito dalla scrivente associazione ha goduto di tutti i benefici di legge previsti e dopo l’assegnazione delle somme inerenti al suo caso, ha potuto riprendere l’attività. La sua impresa è attiva nelle commesse e negli appalti e nessun dipendente è stato licenziato.
L’usuraio direttore di banca, con sentenza dell’11 Luglio 2012, è stato condannato a 3 anni di reclusione ed al risarcimento nei confronti della vittima e dell’associazione antiracket ed antiusura ‘Rocco Chinnici’ del Sistema Confcommercio che si è costituita parte civile insieme alla Camera di Commercio di Catania. Quanto descritto è la prova provata che dal tunnel dell’usura si può uscire, basta volerlo.
‘Negli ultimi dieci anni – commenta Claudio Risicato, presidente dell’associazione Antiracket e Antiusura ‘Rocco Chinnici’ – nella nostra provincia nessun atto di ritorsione è stato posto in essere nei confronti degli imprenditori che hanno denunciato. Per questo invitiamo tutti gli operatori economici attualmente vittime degli usurai e degli estorsori a reagire con la denuncia, rivolgendosi alle forze di polizia ed alle associazione antiracket ed antiusura come la nostra’ “.
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