All’indomani dell’ultimo caso, il Presidente dell’associazione del sistema Confcommercio rinnova l’allarme sul fenomeno, che ha numeri da capogiro…a cura di iena antiusura
Con riferimento all’arresto dei due usurai avvenuto ieri a Catania il Presidente dell’Associazione Antiracket ed Antiusura “Rocco Chinnici” del Sistema Confcommercio Claudio Risicato (nella foto) racconta:”da mesi assistiamo un imprenditore edile di Catania finito nelle mani degli usurai a causa di un prestito negatogli da un noto istituto di credito di cui era cliente da oltre 10 anni, al quale si era rivolto dopo aver vinto un appalto. Le continue richieste di denaro e le costanti pressioni subite avevano costretto l’imprenditore disperato a tentare nella scorsa primavera il suicidio, per fortuna sventato da un pattuglia dei Carabinieri che transitava sul ponte di Ognina. Gli usurai, entrambi pregiudicati di Catania, sono stati arrestati dopo minuziose indagini della Procura della Repubblica di Catania e dei Carabinieri della compagnia di Piazza Dante”.L’usura è un reato in costante aumento. In Sicilia si registra negli ultimi 12 mesi un incremento del 167% dovuto non solo alla recessione economica ma anche all’intransigenza del sistema bancario nel concedere il credito alle piccole e medie imprese. La criminalità organizzata, forte della sua liquidità finanziaria, prestando denaro a tassi mensili del 10%, strozza migliaia di piccole imprese che non ricevono prestiti dalle banche, molte delle quali alla fine cedono ai mafiosi l’attività, con il successivo inquinamento dell’economia legale.”Siamo fermamente convinti – continua Risicato – che il sistema bancario non debba favorire l’usura, ma riacquistare la funzione sociale di sostegno alle imprese con l’erogazione del credito, in caso contrario interi comparti dell’economia siciliana cadranno nei prossimi 24 mesi in mano alla criminalità organizzata.Il sistema bancario, invece, pur avendo ricevuto centinaia di miliardi dalla Banca Centrale Europea al tasso dell’1%, preferisce acquistare titoli di stato con rendimenti al 6% traendo enormi profitti e negando al contempo il sostegno alle imprese. Più volte abbiamo sollevato il problema ma il silenzio del Ministro dell’Economia e della Banca d’Italia è stato totale. E’ scandaloso, inoltre, apprendere che nelle casse regionali della CRIAS, IRFIS e di Banca Nuova, enti preposti al credito agevolato alle imprese siciliane, giacciono inutilizzati circa 900 milioni di euro per la paralisi che l’attuale governo regionale ha creato nel rinnovo dei vertici dei citati enti, il tutto nel silenzio più assordante delle forze politiche e sindacali”.E tornando agli arresti di Catania il presidente della “Rocco Chinnici” dice ancora:”dichiariamo il pieno sostegno all’imprenditore vittima dell’usura che ha avuto la forza di denunciare. Lo stesso non sarà lasciato solo nel proseguimento della sua attività che sarà da noi attenzionata al massimo livello anche in collaborazione con i preposti organi dello Stato. Comunichiamo inoltre che ci costituiremo parte civile contro gli usurai nel procedimento giudiziario”.
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