Sono e continuano ad essere definiti lavoratori “essenziali”. Quando tutto era chiuso, durante i lockdown e le zone rosse, erano, assieme agli operatori sanitari, tra quelli che continuavano a lavorare e a garantire a tutti la più “essenziale” delle attività: fare la spesa. Sono i lavoratori dei centri commerciali, i cassieri, i magazzinieri, i repartisti. Lavoratori esposti al virus quotiianamente. Che, però, sono stati “rimossi” dalle priorità del piano vaccinale. E mentre a tutte le categorie a rischio, quelle “essenziali”, come i dipendenti pubblici e gli insegnanti, giustamente, viene riconosciuta la priorità nella somministrazione dei vaccini, ai lavoratori della grande distribuzione no. Sono improvvisamente diventati invisibili. Essenziali ma invisibili
Per questo è partita un campagna di protesta e di sensibilizzazione, anche sui social, lanciata dai lavoratori della Coop del Katane di Gravina, dal titolo “Indispensabili”, che ha proprio l’obiettivo di uscire dall’invisibilità e chiedere la vaccinazione per i lavoratori del settore. In prima linea, la combattiva sindacalista Valentina Ruffino che mostra, assieme a tanti suoi colleghi, un cartello che riporta la scritta: “Indispensabili durante la pandemia, invisibili durante la somministrazione dei vaccini. La campagna sta prendendo piede sui social, a partire dal gruppo Facebook “Indispensabili”. In tanti sono intervenuti sulla bacheca del gruppo per dare solidarietà: “Siete bellissimi e magnifici”, scrive Anna Bonforte. “La vostra iniziativa è aria pulita per tutte e tutti noi. Grazie di cuore e tutto il nostro sostegno”, commenta Pierpaolo Montalto. Tanta solidarietà, destinata a crescere nei prossimi giorni. Sosteniamo l’iniziativa.
Iena Aureliano Buendia.
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