La Prefettura convocherà nuovamente la dirigenza del Policlinico per far luce sui termini del contratto proposto alle famiglie di via Gallo. La proposta dell’azienda sanitaria è infatti considerata dal Sunia, il sindacato degli inquilini, “esosa e irricevibile”.
Ricomincia da zero la vertenza dei residenti che da decenni abitano gli alloggi abbandonati dal Policlinico e che adesso chiedono una regolarizzazione concordata.
Oggi una delegazione di abitanti accompagnata dal Sunia Sicilia e dal Sunia Catania, è stata ricevuta dalla vice prefetta Laura Pergolizzi e dal capo di gabinetto Antonio Gullì.
“Possiamo contare sulla disponibilità della Prefettura e questo ci conforta moltissimo. – spiegano le segretarie di Sunia Sicilia e Sunia Catania, Giusi Milazzo e Agata Palazzolo- Abbiamo consegnato una lettera ufficiale dove abbiamo spiegato le ragioni della nostra delusione e il nostro disappunto nel constatare i comportamenti scorretti dell’ Azienda”.
Nella lettera consegnata alla Prefettura, il Sunia spiega: “Nonostante da una precedente nota sembrasse emergere la volontà di chiudere positivamente la vertenza, per la cui definizione era stato anche chiesto agli occupanti di far effettuare un sopralluogo a tecnici incaricati dall’Azienda per constatare lo stato degli appartamenti occupati, la nuova nota pone fine a qualsiasi speranza di una chiusura positiva.
Sembra che il Policlinico di Catania abbia in maniera del tutto arrogante, ignorando qualsiasi principio di etica e correttezza ma anche non considerando le indicazioni emerse dal tavolo prefettizio nella riunione del gennaio scorso, voluto giocare al gatto e al topo dimostrando, purtroppo, come la volontà iniziale di sfrattare le famiglie nonostante le stesse rappresentate dal nostro Sindacato abbiano avanzato proposte sicuramente accettabili e abbiano attuato comportamenti corretti , sia rimasta immutata”.
Si legge ancora: “Considerato poi che l’Azienda era a conoscenza della situazione socio economica delle famiglie; considerato che nella proposta di transazione avevamo sottolineato come, anche su sua richiesta, fosse determinante che l’importo delle rate e del carico mensile fosse sostenibile alla luce delle condizioni delle famiglie interessate che avevano per questo anche prodotto il proprio ISEE, appare evidente l’enorme scorrettezza operata e il grande disprezzo che l’Azienda Policlinico dimostra per le stesse famiglie, per le Organizzazioni sindacali e per tutti coloro che hanno sostenuto la vertenza e che hanno sostenuto la loro richiesta di regolarizzazione del rapporto abitativo”
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