La Cgil: “necessario un tavolo nazionale”. A Palermo si tenterà la carta della società mista.a cura di iena sindacaleL’impresa non c’era. Attende, come il sindacato e i lavoratori, la convocazione, la seconda dopo quella del 14 agosto scorso, del Ministro dello sviluppo economico Corrado Passera entro questa settimana. E non c’è stato nemmeno il paventato sit in dei lavoratori: insomma tira “aria di prudenza”? Dall’incontro di stamane in Prefettura (nella foto, l’esterno di Palazzo Minoriti con alcuni partecipanti) –presenti il Prefetto di Catania Cannizzo, l’assessore regionale al lavoro Spampinato, il sindaco Stancanelli e i rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl e Uil- per la vertenza Windjet non viene fuori niente di particolare: si attende l’evolversi degli eventi. Ma di tempo non c’è n’è molto. Si attende il “crollo economico e sociale di Fontanarossa” per intervenire?
Comunque, il giudizio della Cgil è positivo.Il segretario della Camera del lavoro Angelo Villari, insieme al segretario confederale Giacomo Rota, al segretario Filt Carmelo De Caudo e al responsabile del trasporto aereo Filt, Alessandro Grasso, tutti presenti all’incontro, sottolineano che “l’azione di difesa da parte dei sindacati continuerà” e che “si considera urgente una presa di posizione ferma delle istituzioni. Sul caso Windet è inoltre necessario un tavolo nazionale con un protagonismo maggiore delle sigle che tutelano i lavoratori. Intanto, la riunione di oggi a Catania segna l’impegno del prefetto, che anche in questo caso si è dimostrata molto sensibile e disponibile a farsi da portavoce dei lavoratori. Sulla stessa linea anche l’assessore regionale Spampinato e il sindaco, che considerano positiva l’idea di avviare una “clausola sociale” a favore dei lavoratori dell’indotto. E’ stato fissato un incontro a Palermo tra il prefetto e la Regione affinché prenda corpo l’ipotesi di una società mista in grado di intervenire positivamente per il rilancio dell’ azienda, senza ciò implichi aiuti di Stato.”
Per la Cisl, il segretario generale Alfio Giulio ha dichiarato alla fine dell’incontro:“abbiamo chiesto che oltre la loro partita commerciale, di mercato (riferimento all’azienda, ndr), si tenga conto anche dell’informativa e della partecipazione del sindacato perché ci sono 500 e passa persone, più trecento dell’indotto, che aspettano con grande trepidazione l’evolversi di questa situazione. Gradiremmo, attorno ad un tavolo qualificato, sapere quale è la strada che si prende. Questa è una ‘partita’ che non riguarda solo Catania, riguarda anche gli assetti e soprattuto gli assetti del trasporto non solo isolano ma nazionale.”
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