Chi aveva archiviato frettolosamente la parabola politica di Angelo Villari, dopo la mancata elezione all’Ars nella lista di Sicilia Vera, potrebbe presto ricredersi. L’ex segretario provinciale dei dem, passato con Cateno De Luca dopo la clamorosa esclusione dalle liste del Pd, ad appendere le scarpe al chiodo, non ci pensa nemmeno, con buona pace di chi aveva tirato un sospiro di sollievo all’indomani del 25 settembre: “Angelo si candiderà al consiglio comunale”, ci informa un “fedelissimo”. Che aggiunge: “stavolta l’obiettivo è a portata di mano, Angelo ha preso 1037 voti nella città di Catania alle regionali, contro i 188 voti del candidato della Cgil di Catania, Mario Maugeri, appoggiato e sponsorizzato dall’intera classe dirigente, Alfio Mannino in testa: 188 voti contro 1037, è chiaro il messaggio?”. Numeri che i villariani ostentano come un trofeo e che spiegano l’intenzione di Villari di candidarsi al Senato cittadino alle prossime elezioni amministrative catanesi previste nel 2023: “chi pensava di liquidare una storia politica monumentale come quella di Angelo, non certo un personaggio inventato all’ultimo momento o uno sconosciuto operatore di patronato – conclude la nostra fonte – dovrà fare i conti con la sua determinazione e con il consenso di cui continua a godere tra gli elettori catanesi”. Lo spettacolo continua.
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