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Volete Gesù o Barabba? Chi è Gesù o Barabba? Salvuccio o (S)cateno De Luca? Chi sarà il futuro Presidente della Regione, e se si votasse oggi con il coronavirus?
Pubblicato il 11 Marzo 2020
La figuraccia che ha collezionato il sindaco di Catania è evidente.
Mentre il suo collega peloritano decideva in piena autonomia di mettere la città al riparo da questo pandemico virus, a Catania il sindaco, temendo l’ira (e i voti) degli ambulanti (sia quelli regolari che gli abusivi),anziché avere a cuore l’incolumità fisica dei propri concittadini, si palleggiava ancora la necessaria decisione.
In questa gara aperta – che è la corsa alla Presidenza della Regione siciliana – dove i due più papabili contendenti sono proprio i due sindaci delle più grandi città della Sicilia orientale, Cateno scappa e va in fuga. Mostrandosi vero leader e capace di autonome decisioni, che non abbisognino di livelli autorizzativi superiori, dimostrando di avere più a cuore la buona prassi amministrativa anziché il consenso (ovvero gli operatori dei mercati come nella fattispecie).
Non così il primo cittadino etneo.
Lento e maldestro, si è trovato costretto ad emettere un’ordinanza che lui stesso, inizialmente, non ha voluto far nemmeno scrivere, ma a cui si è trovato costretto – come lui stesso afferma – dopo una “video conferenza tra i sindaci delle città metropolitane italiane”.
Praticamente, si è dovuto ricredere solo quando ha capito che “così fan tutti”.
Nelle more della illuminante e vangelizzante videoconferenza, però il sindaco – quasi “campione mondiale” di allerte meteo… a pieno sole – tradendo una municipale permalosità, si narra, pare si sia lasciato andare in irate critiche nei confronti di chi, nell’area della sua maggioranza politica, si era permesso di esternare pubblicamente il proprio dissenso circa l’irragionevole mancata chiusura del mercato della “fiera O’ luni”.
Il coronavirus ha fatto quindi un’altra vittima, ovvero la candidatura del permaloso sindaco etneo quale futuro Presidente della Regione. Da Messina, Cateno De Luca è oggi certamente più avanti di lui.
Almeno nel gradimento popolare (ed anche nella maggioranza che sostiene Pogliese).
Euplio.
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