di GianMaria Tesei
Si è conclusa la diciannovesima edizione del Rome indipendenti Film Festival, manifestazione che si svolge a Roma, incentrata sul cinema indipendente, che ha dimostrato di sapersi rinnovare ed adattare alle necessarie misure di carattere sanitario imposte dal fenomeno pandemico del covid 19 attraverso la proposizione delle tredici sezione in concorso sulla piattaforma di MYmovies( Sito www.mymovies.it) tra il 26 novembre ed il 3 dicembre, con la possibilità di vedere, per chi non ha potuto ancora farlo, di rivedere, per chi lo ha già fatto, i film della kermesse , sempre on-line, fino al 10 dicembre ( con il pubblico che può ancora, fino alla stessa data, votare il Premio del Pubblico al Miglior Documentario).
Il festival, che si sarebbe dovuto tenere presso il Nuovo cinema Aquila, la Casa del Cinema a Villa Borghese e il Kino, si è svolto( sotto l’egida della Direzione Generale Cinema – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dell’Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili della Regione Lazio) sottoponendo alla visione della platea virtuale ben ottantacinque premiere italiane, con ventisei nazioni presenti, ventuno prime mondiali e dieci preview europee.
A ritmare la cadenza festivaliera è stato un insieme ben coordinato di prodotti filmici in concorso e non, in varie categorie come quella dei lungometraggi , riservata ad opere prime e seconde, in cui sono stati con otto titoli in competizione, con una tematica di fondo ossia realizzare un mondo di immagini che difficilmente emergono; quella dei documentari( ben diciotto tra nazionali ed internazional) e quella dei cortometraggi , nel numero di sessantuno(tra di essi 24 sono italici e 26 internazionali), 10 video animati e video sperimentali.
A caratterizzare la kermesse sono stati anche vari panel, eventi speciali, masterclass, come , cosa che accade da tre anni, un giorno intero imperniato sul tema “LGBTQ+ Love & Pride Day – Il valore della diversità”; o come il focus sul cinema ceco o la “Masterclass con Valerio Bispuri: DENTRO UNA STORIA”, che si è occupato dell’impegno operativo del fotoreporter degli anni recenti e della relazione con le storie che tratta; “Che fine hanno fatto i sogni?”, un momento centrale di interesse curato da CNA Cinema Audiovisivo Roma in cooperazione con Cinema d’iDEA e Kalabrone Film, sull’avvenire della cinematografia italiana dopo il Covid 19; la “Masterclass Con Fabrizio Lucci: STORIE DI CINEMA”, con lo stesso Lucci, direttore della fotografia italiano a estrinsecare tutte le peculiarità del suo mestiere vissute su set come “The place”, “Perfetti sconosciuti”, “Coco Chanel”, “Immaturi” e “Don Matteo”.
Ad attrarre il pubblico virtuale sono stati anche altri eventi e meeting quali: ” IL CINEMA NEL NUOVO MERCATO POST-COVID “con Francesco Perciballi CEO di Tixter, piattaforma digitale innovativa, che ha discusso sulle più moderne tecnologie digitali e sulle differenti modalità di fare film attualmente rispetto al passato; “Sceneggiatori incontrano il futuro – PITCH DAY”, con una decina di sceneggiatori in rapporto attivo con gli ospiti del festival per discorrere dello stato attuale della filmografia e della sceneggiatura e su come proporre un nuovo progetto in questo particolare momento; “Focus con Lapo Gresleri: BLACK FILMS MATTER”, incontro in cui lo storico e critico filmico Gresleri si è addentrato su tematiche stringenti ed urgenti come il razzismo, la ghettizzazione e la segregazione, incardinandole sulla cinematografia della scena black americana che sta mutando il volto della cinematografia di Hollywood; per finire con l’attesissimo “SPQL – Sonetti Pandemici Quantunque Lodoliani – Poesie di Marco Lodoli”, un progetto di visual poetry, focalizzato su versi in vernacolo romano di Marco Lodoli, alcuni dei quali redatti nel corso della pandemia, con tanti artisti che hanno girato le riprese della loro interpretazione dei versi da casa, altri che li hanno adagiati su musiche e canzoni realizzate appositamente. Il folto gruppo di artisti che hanno aderito è composto da: Ascanio Celestini, Sabrina Impacciatore, Ardecore, Carl Brave, Enrico Montesano, Simona Marchini, Giorgio Tirabassi, Max Paiella, Pino Marino, Francesco Struffi, Lele Vannoli, Arianna Dell’Arti, Sante Rutigliano, Alessandra Bruno, Marco Lodoli, Carlotta Proietti, Daniele Coccia Paifelman, Giovanni Abei, Alberto Molinari, Corinna Lo Castro, Alessandro Pieravanti, Pino Pecorelli, Franco Bertini, Paolo Rocca, Alessandro Molinari, Mario Balsamo, Fabio Morichini, Bianca ‘La Jorona’ Giovannini, Bea Sanjust, Primiano Di Biase, Lavinia Mancusi, Daniele Miglio, Andrea Cota, Roberto Micarelli, Tomaso Grillini, Alessandro Vasari, Daniele Mencarelli, Pasquale Innarella, Giovanni Mancini, Linda Lodoli, Dario Cagliesi, Mauro Ruvolo, Andrea Cagliesi, Emma Molinari, Massimo Alviti, Gianluca Moro, Max Urso, Francesco Cabras, Daniele Natali, Luigi Caiazzo, Giulia Rasmi, Alessandro Marrosu, Giorgia Litardi, il Lonfo, Claudia Antonucci, Arianna Orelli, Giorgio Distante, Sara Molinari, Gianluca Casadei, Silvano Pomponi,, Alessandro Giovannini, Alessandro Marinelli, Simone Vinzi, Giorgia Rasmi.
Il collegio giudicante delle opere giunte in finale, composto da Fabrizio Lucci (direttore della fotografia), Anselma Dell’Olio (regista e critica), Patricia Mayorga Marcos (giornalista cilena), Lino Guanciale (attore), Lapo Gresleri (critico cinematografico), Stefano Ratchev (musicista e compositore di colonne sonore per il cinema) e Ahmed Ejaz (giornalista Pakistano) ha infine determinato i vincitori:
Miglior Lungometraggio: Havel di Slávek Horák
Menzione speciale: La Fortaleza di Jorge Thielen-Armand
Premio alla Miglior Sceneggiatura di Lungometraggio: Fred Buscaglione – Una vita al massimo di Gino Clemente
Premio alla Miglior Sceneggiatura di Cortometraggio : Il Vino Cattivo di Gabriele Galligani
Premio al Miglior Soggetto: Camilla non sta bene di Paola Michelini e Francesca Staasch
Premio al Miglior Corto d’Animazione: To the Dusty Sea di Héloïse Ferlay (Francia)
Sezione Cortometraggi realizzati dagli studenti: Masel Tov Cocktail di Arkadij Khaet & Mickey Paatzsch (Germania)
Menzione speciale: Who Goes There di Astrid Thorvaldsen (Uk)
Premio al Miglior Corto Internazionale: Khoonab di Mojtaba Ghasemi (Iran)
Miglior Corto Italiano: Zheng di Giacomo Sebastiani
Menzione speciale: Amore Cane di Jordi Penner
Premio Rai Cinema Channel, va a The Recycling Man di Carlo Ballauri
(Quest’ultimo premio del valore di € 3.000, si traduce in un contratto di acquisto dei diritti web e free tv del corto, da parte di Rai Cinema Channel e che darà al corto vincitore visibilità su www.raicinemachannel.it, sui suoi siti partner e, a discrezione dei responsabili delle reti, sui canali RAI)
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